La Canzone “O bella Spezia” fu composta e dedicata alla città dal maestro Eugenio Giovando agli inizi degli anni Sessanta, in occasione di uno spettacolo musicale e teatrale scolastico nel giugno 1962.
Da allora la canzone è stata intonata da intere generazioni di bambini, fino a divenire in pratica l’inno della città e ad approdare, nelle domeniche in cui la squadra di calcio spezzina gioca in casa, l’inno ufficiale della curva degli Ultras e dell’intero Stadio Alberto Picco.
Segue il testo:
Hanno detto che Roma è l’Eterna,
che Venezia è regina del mar,
che Firenze è più bella di un fiore,
che Milano “l’è un grande Milan…”;
ma stasera vi presenteremo
la nostra graziosa, stupenda città…
O bella Spezia,
splendida perla sul mar,
della Riviera
quadro irreal…Magico cielo,
tinto di mille color,
e là, sul mar,
l’onda che muor sulla scogliera,
al forestier sa mormorar:
“Ritorna in questa città”.
Portovenere, han detto i poeti,
è una gemma di grande valor;
hanno detto che Lerici, in fiore,
è preziosa, più rara dell’or…Questo golfo, ch’è tutto un incanto,
è stato dipinto dal “Grande Pittor”…
O bella Spezia,
splendida perla sul mar,
della Riviera
quadro irreal…Non sei l’Eterna,
non sei regina del mar,
ma in tutti i cuor
tu sai portar la primavera…Non sei Milan, non sei Paris,
ma noi ti amiamo così.
Ascoltala cantata dai Ragazzi di Migliarina