ISOLA PALMARIA
L’isola Palmaria si trova nel mar Ligure, all’estremità occidentale del Golfo della Spezia.
È la più grande isola dell’Arcipelago Spezzino e di tutte le cinque isole liguri, con un’area di 1,89 km quadrati.
Si trova di fronte al borgo di Porto Venere, da cui è separata da uno stretto braccio di mare detto Le bocche.
Dal 1997 l’isola Palmaria, insieme alle altre isole del Tino e del Tinetto, a Porto Venere e alle Cinque Terre, fa parte dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
STORIA
San Venerio – monaco cristiano ed eremita italiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica, patrono del Golfo della Spezia e protettore dei fanalisti – nacque sull’isola Palmaria intorno all’anno 560.
Avrebbe anche iniziato la sua vita di religioso nel monastero di San Giovanni sulla stessa isola.
Oggi del piccolo monastero tenuto dai Benedettini non esiste più traccia; ma sembra certo che in periodo di basso medioevo accanto al convento vi fosse costituito anche un piccolo, ben ordinato borgo.
Ai primi del XII secolo l’isola venne ceduta dai Signori di Vezzano alla repubblica di Genova.
Ricca di vigneti e di uliveti, durante il periodo delle guerre tra Genovesi e Pisani subì ripetute devastazioni; in particolare nel 1282 ingenti forze pisane distrussero il borgo e la chiesa, mentre il tempo ha cancellato ogni memoria degli edifici.
Fino alla Seconda Guerra Mondiale, Palmaria è stata una base militare di notevole rilevanza.
Sul suo territorio sono tuttora dislocate fortificazioni, torri d’avvistamento e batterie poste a difesa del golfo della Spezia.
Per diversi secoli, Palmaria è stata anche un importante sito per l’estrazione di un prezioso marmo, il portoro. L’attività estrattiva è testimoniata dalla presenza di numerose cave in disuso, soprattutto nella parte meridionale dell’isola.
Cosa vedere sull’Isola
Forte Cavour
Il forte Cavour è una fortificazione situata sulla vetta dell’isola.
Fa parte del sistema fortificato del Golfo della Spezia e delle postazioni difensive della Palmaria.
Il Forte Cavour è situato intorno ai 190 metri di altitudine, al termine del Sentiero dei Condannati.
Sebbene concepita già nel periodo napoleonico, la fortezza fu portata a termine verso la metà dell’800, appena dopo l’Unità d’Italia, ed è rimasta operativa fino alla Seconda Guerra Mondiale.
Il Forte Cavour è oggi inaccessibile, sia perché pericolante, sia perché è tuttora considerato un’area militare.
La struttura si presenta completamente avvolta dalla vegetazione, tanto lungo il perimetro quanto sulla sua sommità: il forte è stato ricoperto da uno strato di terra, riconquistato dalla natura.
Questo spiega come mai, nonostante le sue enormi dimensioni, sia difficilmente individuabile, a prima vista, sia dalla vicina Portovenere che dalle foto satellitari.
Vecchie Cave
L’Isola Palmaria è stata per molto tempo un’importante sito per l’estrazione di marmo. L’ultima cava a chiudere, negli anni ’80, fu quella situata nella punta meridionale di Palmaria.
In questa zona, proprio di fronte l’isola di Tino, a pochi passi dalla spiaggia del Pozzale, sono ancora visibili le dimore degli operai ed i moli che servivano per imbarcare i blocchi di marmo.
L’isola Palmaria ospitava ben cinque cave di portoro, un marmo pregiato e antico, quasi 300 milioni di anni; caratterizzato da un’abbondante presenza di sostanza organica, che gli conferisce il caratteristico colore nero di base, e da screziature giallo-oro dovute a parziale dolomitizzazione. L’opera di estrazione continuò fino al 1983 quando anche l’ultima cava, la Caletta, situata di fronte al Tino, fu chiusa a causa del degrado ambientale a cui l’isola stava inesorabilmente andando incontro.
Punta Carlo Alberto
E’ forse il punto panoramico più interessante di Palmaria: la distanza tra Palmaria a Portovenere è di poco superiore ai 100 metri, e regala così una vista emozionante sulla Chiesa di San Pietro, adagiata sulla sua penisola, e sulla parete rocciosa del Muzzerone che domina il tratto di costa retrostante.
Punta Carlo Alberto è facilmente raggiungibile attraverso una passeggiata di pochi minuti dall’approdo di Punta Secco o di Terrizzo, seguendo il sentiero costiero.
Una struttura difensiva si trova sulle alture del promontorio che divide Cala Alberto, da una parte, e la spiaggia libera attrezzata di Punta Secco. La batteria era costituita da tre cannoni fissi e due mobili che proteggevano il tratto di mare fra l’isola e Portovenere. Nasceva a protezione di una barriera fisica, costituita da zatteroni in legno legati da catene, che veniva disposta sulla superficie del mare, dalla terra ferma all’isola Palmaria, per impedire la navigazione durante i conflitti. Oggi della struttura restano solo pochi ruderi. La batteria deve il suo nome alla memoria di una visita, nel 1836, dell’allora Re Carlo Alberto a Porto Venere e all’isola Palmaria. In onore del re venne eretto un monumento proprio di fronte alle Bocche, tratto di mare che da Palmaria guarda verso la chiesetta di San Pietro.
Torre Corazzata Umberto I
La Torre Corazzata Umberto I è situata sulla parte orientale dell’isola Palmaria, Punta della Scuola, proprio di fronte lo scoglio che da 500 anni fa da base alla Torre Scola.
La Torre Umberto I è stata recentemente recuperata, grazie anche a fondi europei, ed aperta al pubblico.
Questo forte, conosciuto oggi anche come “Fortezza del Mare”, è stato costruito a scopo difensivo sotto il Regno d’Italia, fra il 1887 e il 1890. Venne dotato di una batteria di cannoni che potevano sparare sulla linea del mare per fronteggiare un eventuale attacco. La struttura difensiva era particolarmente moderna per la sua epoca e ancora oggi viene considerata una delle più innovative strutture belliche del Novecento, con le sue enormi batterie mosse da macchine a vapore.
Negli anni Trenta del secolo scorso il forte fu inizialmente potenziato nei suoi armamenti con una batteria aerea; ma negli anni Cinquanta divenne per un breve periodo un carcere militare.
Recentemente è stato ristrutturato al fine di consentirne ai visitatori la sua fruizione, trasformandolo in un centro culturale per la divulgazione grazie agli spazi espositivi e congressuali.
La costruzione fortificata ha un particolare valore architettonico anche per la sua eleganza dovuta al massiccio impiego di portoro.
Spiagge
L’isola Palmaria presenta una costa prevalentemente alta e rocciosa, motivo per cui le spiagge facilmente accessibili sono poche e non molto estese, composte di ghiaia mista a grosse pietre e scogli.
Punta Secco
La spiaggia di Punta Secco è situata proprio di fronte a Portovenere.
Si tratta di una spiaggia libera, che durante l’estate attiva un’area attrezzata gestita dal bar-ristorante Il Gabbiano.
Pozzale
La Spiaggia del Pozzale, si trova sul versante opposto dell’isola, di fronte all’isola di Tino, ai piedi di un piccolo bosco di lecci.
È raggiungibile tramite un sentiero, o grazie al servizio traghetto.
È presente un unico ristorante che riporta lo stesso nome della località, il Pozzale.
Sentieri
L’isola offre una serie di sentieri da percorrere sia con l’ausilio di escursioni guidate, nel caso di viaggiatori più inesperti, sia in autonomia per i più pratici.
Giunti sull’isola partendo dal porto Terrizzo, sono indicati diversi sentieri tra cui quello panoramico che a tratti è classificato come difficile ma che con un minimo di allenamento e buona volontà regalerà in cambio grandi soddisfazioni. Questo sentiero è il più completo. Attrezzato con molti cartelli, permette ai visitatori di non perdersi e godersi la calma che la fauna di questo paradiso è in grado di donare.
Procedendo per il sentiero in senso orario si potrà seguire un cambiamento graduale di salita.
L’intera isola è percorribile nell’arco di meno di tre ore.
La prima parte, offre la magnifica vista del golfo, da La Spezia alla Versilia fino all’arcipelago toscano, e se la giornata è limpida e soleggiata è possibile vedere anche la Gorgona.
Proseguendo, si arriverà di fronte ad un bivio dove girando a sinistra si potrà ammirare la Torre Corazzata Umberto I, che è visitabile nei fine settimana durante il periodo estivo, oppure proseguire dritto.
Continuando con il percorso, una deviazione sulla destra dà la possibilità di arrivare in un punto panoramico. Dopodiché si giunge alla celebre spiaggia dei Gabbiani, fino a raggiungere il Pozzale nella parte meridionale dell’isola dove si può vedere la ex-cava di Portoro, un pregiato marmo nero con striature dorate.
Infine si giunge alla parte più emozionante del percorso, che regala un quadro di colori unici e un momento di pura pace e incontro con la natura stessa. Innumerevoli costruzioni storiche: dal forte Conte di Cavour alla Batteria sperimentale, dopo le quali il percorso diviene a strapiombo sul mare, sprigionando la magia di questo luogo.
Si giunge infine alla Torretta, la parte più alta dell’isola, che offre una vista mozzafiato su Portovenere e tutto il Litorale retrostante, per poi ridiscendere e ritornare alle Spiagge, nella parte bassa dell’Isola, di fronte a Portovenere.
Come arrivare sull’Isola Palmaria
Nei mesi estivi è attivo un collegamento diretto tramite traghetto da La Spezia, con partenza da Passeggiata Morin ed arrivo presso gli approdi di Terrizzo e/o Pozzale.
Sono invece attivi tutto l’anno i traghetti da Portovenere a Palmaria.
La biglietteria della Cooperativa dei Barcaioli di Porto Venere si trova vicino alla piazza principale, all’ingresso del borgo.
Per quanto riguarda il lato opposto dell’Isola di Palmaria, ossia la spiaggia del Pozzale, esistono collegamenti diretti sia da Portovenere che dalla Spezia, ma soltanto durante l’estate.
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